Sapevate che 1 lavoratore italiano su 3 sta pensando di cambiare lavoro?
Da sempre, gli italiani cambiano lavoro meno frequentemente di quanto non si faccia in altri Paesi. Passiamo da un’occupazione all’altra con meno facilità rispetto a quanto avviene all’estero. Con la pandemia, la situazione è iniziata a cambiare anche da noi, e oggi sono in tanti a pensare concretamente: voglio cambiare lavoro! Gli esperti raccomandano però di prendersi il tempo per riflettere con calma e di non essere impulsivi quando si tratta di una decisione così importante. È vero che ci sono molte opportunità di lavoro, ma vale la pena pensarci.
Poiché questa decisione avrà un impatto significativo sulla nostra vita professionale e personale, è bene considerare attentamente tutta una serie di fattori. In questo modo si riuscirà a verificare se stiamo effettivamente prendendo la decisione giusta.
Ecco le 5 cose da considerare prima di compiere il “grande passo” e cambiare lavoro.
1. Prima di cambiare lavoro, chiedetevi quali sono i vostri obiettivi a lungo termine
Un fastidio occasionale, una discussione, un litigio o uno scambio di opinioni: non può essere un evento isolato che porta a cambiare lavoro. Ma questa può essere, però, la goccia che fa traboccare il vaso e che vi spinge a prendere una decisione definitiva. La prima cosa da chiedersi quando si pensa di cambiare lavoro è: quali sono i miei obiettivi a lungo termine?
In altre parole, dove vi vedete tra cinque o dieci anni? Il cambiamento di lavoro deve essere coerente con i vostri obiettivi professionali e personali. Dovrebbe offrirvi nuove opportunità, aiutarvi a progredire nella vostra carriera o ad acquisire maggiori conoscenze e competenze.
2. Cultura aziendale in un cambiamento di lavoro
Quanto siete soddisfatti della cultura aziendale del vostro attuale lavoro? È chiaro che questa ha un impatto diretto sulla vostra soddisfazione lavorativa o, in caso contrario, sulla vostra insoddisfazione. Pertanto, se state per accettare un nuovo lavoro, dovreste fare ogni sforzo per scoprire qual è la cultura aziendale e se è allineata con i vostri valori, esigenze e preferenze.
Durante il colloquio potete chiedere apertamente informazioni su orari di lavoro, orari flessibili, benefit, gestione e qualsiasi altra domanda etica che ritenete possa aiutarvi a comprendere la cultura aziendale della nuova organizzazione.
3. Retribuzione e benefici extra quando si cambia lavoro
Lo stipendio è ancora il motivo principale per un cambiamento lavoro. Del resto due lavoratori su tre in italia si dichiarano insoddisfatti del proprio pacchetto retributivo. Quando si valuta di intraprendere un nuovo percorso professionale è necessario confrontare il proprio salario attuale con quello futuro, includendo anche lo stipendio base, i bonus, i benefit, il welfare (assicurazione sanitaria, piano pensionistico, vacanze…).
Fare il confronto di tutte queste voci aiuterà a prendere una decisione obiettiva e accurata tenendo conto, ovviamente, delle specifiche esigenze personali.
4. Tenete conto della vostra situazione personale e familiare prima di cambiare lavoro
È chiaro che prima di prendere la decisione su come e quando cambiare lavoro non dovete ignorare la vostra situazione personale. È essenziale considerare l’impatto che il cambiamento avrà su di voi, e non solo, dal punto di vista finanziario. Dovete considerare se ci sarà anche un trasferimento di indirizzo (città, provincia o addirittura paese), se cambierà il vostro orario di lavoro e come influirà sulla vostra famiglia (cambi di scuola, incompatibilità di orari, ecc.).
Soprattutto, dovete assicurarvi che il nuovo lavoro sia sostenibile a lungo termine. Se ci sono troppi inconvenienti o cambiamenti che non riuscite a sopportare, dovrete ripensarci.
5. L’ambiente di lavoro: vantaggi e svantaggi del cambio di lavoro
L’ultimo aspetto da considerare non è di certo il meno importante. Anzi, è collegato agli altri quattro, ed è per questo che lo abbiamo collocato al quinto posto. L’ambiente di lavoro ha a che fare con l’ubicazione dell’azienda in cui andrete a lavorare, la distanza che dovrete percorrere per raggiungere il posto di lavoro, la possibilità di fare smart working o telelavoro uno o più giorni alla settimana… È anche legato alle dinamiche di gruppo, alle abitudini, ai rapporti tra le persone, alla felicità dei lavoratori e alla compatibilità, in generale, con i colleghi.
È vero che molti di questi aspetti possono essere valutati solo una volta entrati in azienda, ma durante il processo di selezione dovete informarvi, fare domande e cercare di cogliere tutto ciò che può darvi indizi sull’ambiente di lavoro e sul livello di benessere dell’organizzazione.
Non abbiate paura di fare domande. Chiedete supporto e consigli a persone di fiducia e ad altri professionisti che lavorano nella stessa azienda. Tutte le informazioni che riuscirete a raccogliere vi aiuteranno a prendere una decisione consapevole che vi aiuterà ad andare avanti con successo nella vostra carriera.
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