La Legge 104 del 1992 rappresenta un riferimento fondamentale per la tutela dei diritti delle persone con disabilità e dei loro familiari. Nota come “Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”, ha una grande importanza nel mondo del lavoro. Stabilisce diritti per i lavoratori disabili e per i familiari che li assistono, garantendo loro alcuni benefici, tra cui permessi e congedi retribuiti, oltre a tutele specifiche riguardo alla scelta della sede di lavoro
Nel 2025, il quadro normativo si è evoluto, introducendo alcune novità utili a rendere più accessibili i benefici previsti e a migliorare l’equilibrio tra vita lavorativa e assistenza.
A chi si rivolge la legge 104
La Legge 104 è rivolta a lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato che si trovano in una delle seguenti condizioni:
- sono affetti da disabilità grave riconosciuta
- oppure assistono familiari con disabilità grave certificata ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge stessa.
Questo strumento normativo garantisce il diritto a usufruire di permessi retribuiti e altre agevolazioni, finalizzati a garantire la cura e il supporto delle persone fragili.
Il riconoscimento della disabilità grave avviene tramite accertamento da parte delle commissioni mediche dell’INPS (a questo link la pagina INPS sulla Legge 104).
È importante precisare che i permessi previsti non spettano ai lavoratori autonomi, ai liberi professionisti o ai collaboratori occasionali, ma esclusivamente ai lavoratori subordinati con contratto in essere.
Quali sono i principali benefici previsti
Il cuore della legge 104 sono i permessi lavorativi retribuiti: il lavoratore ha diritto a tre giorni di permesso al mese, frazionabili anche in ore, per assistere il familiare disabile. In alternativa, è possibile richiedere un orario di lavoro flessibile o il part-time, quando compatibile con le esigenze aziendali e certificate dalla struttura sanitaria.
In alcuni casi specifici, è previsto anche il diritto al congedo straordinario retribuito, della durata massima di due anni nell’arco della vita lavorativa, per assistere un familiare convivente con handicap grave. Questo congedo può essere fruito anche in modo frazionato e dà diritto a un’indennità pari all’ultima retribuzione percepita, entro i limiti stabiliti dalla legge.
Le novità della legge 104 nel 2025
Il 2025 ha portato con sé alcune modifiche significative nella gestione dei permessi e dei benefici connessi alla legge 104.
Tra le principali novità, si segnala la semplificazione delle procedure di domanda: oggi è possibile gestire tutte le fasi attraverso i portali telematici dell’INPS e delle aziende, con tempi di risposta più rapidi e monitoraggio in tempo reale dello stato delle richieste.
Inoltre, si è allargata la possibilità di assistenza condivisa: più familiari possono ora alternarsi nella fruizione dei permessi, purché non nello stesso giorno. Questo permette una distribuzione più equa del carico assistenziale tra i parenti, con maggiore flessibilità per chi lavora.
Per i lavoratori con disabilità, la legge 104 nel 2025 introduce maggiori garanzie di tutela in fase di selezione e colloquio. Le aziende con più di 50 dipendenti devono adottare strumenti di recruiting inclusivo e facilitare l’accesso al lavoro attraverso percorsi di inserimento personalizzati.
L’inclusione lavorativa
Le imprese sono oggi più attente alla valorizzazione delle diversità e spesso offrono posizioni dedicate o agevolazioni per i lavoratori con disabilità o caregiver familiari. Alcune aziende partecipano a bandi per l’inclusione lavorativa, attivano smart working su misura o garantiscono la presenza di figure di supporto in azienda.
Chi assiste un familiare con disabilità, inoltre, può valutare forme di lavoro flessibile o part-time previste in fase contrattuale, tenendo conto delle proprie esigenze personali.
L’inclusione lavorativa non riguarda solo le grandi aziende: anche le PMI stanno adottando politiche inclusive, grazie a incentivi pubblici e a una maggiore sensibilizzazione sociale.
Come richiedere i benefici della legge 104
Per accedere ai benefici della legge 104, il primo passo è ottenere il riconoscimento dell’handicap in situazione di gravità da parte dell’INPS.
Successivamente, il lavoratore dovrà presentare una domanda di permesso o congedo attraverso i canali digitali dell’INPS o in accordo con il proprio datore di lavoro. È fondamentale che la documentazione sia completa e aggiornata, per evitare ritardi nell’istruttoria.
Nel 2025, grazie alle semplificazioni amministrative, i tempi medi di risposta si sono ridotti e molte aziende hanno introdotto sistemi interni per gestire le richieste dei propri dipendenti in modo più efficiente.
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