La crescita professionale

Che fatica essere giovani…in Italia

Oggigiorno si sente spesso parlare di quanto i giovani, per fare gavetta, non siano più propensi a fare i sacrifici come una volta. Ma, siamo davvero sicuri che questi giovani non si sentano dei pesci fuor d’acqua? Imprigionati in un contesto lavorativo che ancora non ha ben capito che per quanto siano dediti al lavoro, sono una generazione con un fondamentale bisogno di bilanciamento tra il lavoro e la vita privata, profondamente attenti all’ambiente, all’onestà e agli effetti intergenerazionali delle azioni che vengono compiute oggi? 

L’occupazione e la disoccupazione parlano da sole: la classe di età 15-24 anni è quella che più soffre la disoccupazione (29,7%) e che meno è occupata (17,5%). Le condizioni di lavoro, poi, non sono tra le migliori. Nel 2021, quasi il 45% degli occupati tra i 15-24 anni era “sovraistruito”, ovvero svolgeva un lavoro per il quale aveva una formazione più alta di quella necessaria; inoltre, oltre il 20% dichiarava di svolgere un part-time involontario (Indicatori BES, Istat 2022).

Tabella 1. Indicatori del mercato del lavoro per classi di età, anno 2021, percentuale

Indicatori merc.lavoro eta

Il mondo del lavoro però sta cambiando velocemente, e non bisogna perdersi d’animo. Il primo passo per riuscire a fronteggiare la giungla del lavoro è essere consapevoli di cosa ci rende più competitivi di altri!

Esperienza all’estero

Sembra banale, ma compiere un’esperienza di studio o tirocinio all’estero aumenta la probabilità di essere occupati più del 10% (Almalaurea 2022). I motivi si possono riassumere in due punti principali: 1) si impara una lingua straniera, soprattutto l’inglese che ormai è una lingua di lavoro in tantissimi campi; 2) si sviluppano importanti soft skill che nell’ambito lavorativo sono altamente apprezzate. Questo accade perché ci si mette alla prova con i propri limiti, si impara ad adattarsi a tante situazioni, a lavorare in gruppo e a vivere in contesti multiculturali.

Insomma, le esperienze lontano da casa e in un altro Paese sono estremamente utili a sviluppare l’intelligenza emotiva, la capacità di comprendere, utilizzare e gestire le proprie emozioni.

Esperienze lavorative durante gli studi

Fare esperienze lavorative durante gli studi aumenta la probabilità di essere occupati una volta finito il percorso (Almalaurea, 2022), anche se saltuariamente. Facendo un paragone con l’Europa, dove il 69% degli studenti lavora per pagarsi gli studi e il 59% per guadagnare esperienza lavorativa, in Italia solo l’11% sono studenti lavoratori e solo il 13% lo fa saltuariamente. Queste esperienze, che siano il lavoro estivo o del fine settimana, preparano a saper stare all’interno di un’organizzazione, indipendentemente dal tipo di lavoro che si svolge. Inoltre, gli studenti-lavoratori è probabile che sviluppino maggiori competenze organizzative, in quanto sono costretti a gestire il tempo nella maniera più efficiente.

Investire negli studi (più ricercati)

Non ci stancheremo mai di dirlo: studiare paga, anche per i giovani. Se all’inizio della carriera la differenza è minima e la crescita media della RAL media di un lavoratore di 15-24 anni e 25-34 anni è circa dell’11%, per i non laureati la crescita scende al 6% e arriva a circa 21% per i laureati. Ma come evidenziato nell’articolo “Una laurea vale l’altra?”, il mercato del lavoro sarà maggiormente gratificante se si investe nella formazione STEM, in quanto la domanda di lavoro si concentra sempre di più verso professioni tecniche.

Tabella 2. RAL media e tasso di crescita per livello di istruzione e età, anno 2021, euro

RAL crescita istruzione eta

Fonte: University Report 2022, Osservatorio Job Pricing

Essere preparati a valutare le offerte

Oltre a valutare accuratamente i luoghi di lavoro e capire se si condividono i valori delle aziende è importante essere preparati anche a valutare l’aspetto economico. Se stai valutando una proposta di lavoro, non arrivare impreparato. Avere un’idea dell’offerta giusta per il tuo ruolo e per le tue competenze è fondamentale per imparare a negoziare. Farlo sin dal primo lavoro stabile è ancora più importante, perché ti permetterà di avere una migliore crescita retributiva nell’arco della carriera.

 

Per approfondire puoi utilizzare il servizio StipendioGiusto, a disposizione di tutti gli utenti InfoJobs.

 

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