Come ogni anno, lo University Report 2022 dell’Osservatorio JobPricing rende disponibili i dati sulle differenze retributive legate al livello d’istruzione. Abbiamo già affrontato il tema del ritorno economico dell’istruzione e anche quest’anno la differenza tra la retribuzione media di un laureato e di un non laureato è superiore al 40%. Tuttavia, nonostante un’istruzione terziaria sia conveniente, non tutte le lauree sono associate agli stessi vantaggi in termini occupazionali e retributivi.
Un primo sguardo all’occupazione
Un laureato ha una probabilità più alta di essere occupato rispetto a un non laureato. Tuttavia, a parità di altre condizioni, sono i neolaureati dei gruppi Informatica e ICT, medico-sanitario, Ingegneria industriale e dell’Informazione e Architettura e Ingegneria Civile ad avere un vantaggio in termini occupazionali rispetto a tutti gli altri laureati (Rapporto AlmaLaurea sulla Condizione occupazionale dei laureati 2022). Al contrario, i campi di studio meno favoriti sono quelli di Arte e Design, Psicologico e Giuridico. Queste differenze di chance occupazionali sono legate al tipo di trasformazione che la nostra società sta vivendo: si parla sempre di più di digital transformation, rivoluzione verde e, anche a causa dei grandi cambiamenti demografici che il nostro Paese vivrà nei prossimi trent’anni, vengono ricercate sempre più figure medico-sanitario, sia in campo pubblico che privato.
E per le retribuzioni?
La Tabella 1 riporta le Retribuzioni Annue Lorde (RAL) per l’anno 2021 per la classe di età 25-34 anni per campo di studio. La RAL media più alta si registra tra coloro che posseggono un titolo di studio nel campo dell’ingegneria chimica e dei materiali (33.519 euro). Al contrario, gli studi psico-pedagogici sono quelli a cui si associa il salario medio più basso (27.709). È evidente che il vantaggio occupazionale si riflette anche in termini di retribuzione, dove le lauree cosiddette STEM (acronimo inglese che raggruppa le lauree Scientifiche, Tecnologiche, Ingegneristiche e Matematiche) sono quelle più pagate nel mercato del lavoro fin da subito.
Fonte: University Report 2022. Osservatorio JobPricing
La Figura 1 riporta, inoltre, la differenza percentuale rispetto alla RAL media per campo di studi e la media dei laureati per la stessa classe di età.
Una delle ragioni che porta i professionisti STEM a guadagnare più di tutti è che sono pochi rispetto al fabbisogno delle imprese italiane. Nonostante siano in crescita, secondo Eurostat, nel 2020 sono stati solo il 16,9% del totale, contro percentuali di Paesi vicini come Germania (22,3%) o Francia (29,2%).
Data la scarsità di lavoratori specializzati in ambiti in forte crescita, le imprese, per riuscire a trattenere i giovani talenti, pagano dei salari in media più alti. Al contrario, i laureati nelle discipline politico-sociali e umanistiche, che sono in netta maggioranza, hanno dei salari inferiori. Questo accade sia perché le imprese sanno di poter contare su un bacino di professionisti molto più ampio, sia perché questi laureati si trovano spesso a essere impiegati in campi diversi da quello per il quale si sono formati e, di conseguenza, hanno necessità di adeguare le loro competenze a quelle richieste. Inoltre, per non incorrere in lunghi periodi di disoccupazione, si ritrovano spesso ad accettare dei lavori per i quali sono eccessivamente formati e, in media, anche meno retribuiti: secondo gli ultimi dati INAPP-PLUS il tasso di sovra-istruiti, tra i lavoratori laureati, era del 37,4% già nel 2018.
In conclusione
Se è importante studiare e formarsi su quello che più piace e appassiona, è anche bene essere consapevoli che ci sono professionisti più ricercati di altri e che questa dinamica cambia sempre. La necessità di competenze varia di pari passo con le innovazioni tecnologie dei processi produttivi: se per i lavoratori è importante non smettere mai di formarsi per avere delle competenze “al passo con i tempi”, per gli studenti che scelgono i percorsi da intraprendere è importante essere a conoscenza del fatto che non tutte le lauree sono uguali in termini di chance occupazionali e salariali future.
I report dell’Osservatorio JobPricing sono resi possibili dalle migliaia di utenti di StipendioGiusto.it che ogni giorno contribuiscono a rendere trasparente il mondo delle retribuzioni.