Noi comunichiamo continuamente.
Comunichiamo attraverso le parole che diciamo e le modalità con le quali le formuliamo, ma comunichiamo anche quando non parliamo, attraverso gli sguardi e le espressioni che facciamo; e comunichiamo attraverso i nostri comportamenti, l’esempio che mostriamo e persino attraverso i risultati che otteniamo.
Ogni nostra interazione con le altre persone presuppone un momento di comunicazione, che è la diretta conseguenza della comunicazione che abbiamo con noi stessi, attraverso i nostri pensieri e le nostre convinzioni.
Lavorare significa interagire con altre persone e quindi significa comunicare.
La comunicazione è lo strumento attraverso il quale esprimiamo la nostra personalità e mettiamo in gioco le nostre competenze.
E la comunicazione è lo strumento attraverso il quale otteniamo o meno il consenso da parte delle altre persone e quindi la collaborazione o meno da parte dei nostri colleghi, capi, collaboratori, clienti, fornitori.
Senza collaborazione, soprattutto nelle aziende, non si va da nessuna parte e si ottengono risultati scarsi.
Se questo è vero, allora perché le aziende investono così poco nella comunicazione?
E perché le persone fanno così poca attenzione a migliorare il loro modo di comunicare?
Provate a pensare a tutti i problemi, le incomprensioni, le difficoltà di relazione cui assistete ogni giorno nel lavoro e a quanto tempo, energia, motivazione si perda e quanto tutto ciò generi sprechi e costi.
La concretezza contadina e industriale di cui siamo figli in Italia, ci porta a privilegiare la competenza tecnica. Siamo ottimi tecnici, artigiani e specialisti. Le nostre scuole sono ottime da questo punto di vista, e la preparazione tecnica degli italiani è riconosciuta anche all’estero.
Ma la competenza tecnica senza la capacità di comunicare è poca cosa se non siamo capaci di interagire con altre persone e ottenere consenso e collaborazione.
E le nostre scuole e università temo siano carenti da questo punto di vista, così come, purtroppo, le nostre aziende.
Un consiglio per tutti e soprattutto per i nostri giovani in cerca di lavoro?
Lavorate sulla vostra capacità di comunicare – e quindi anche sui vostri comportamenti – perché un qualsiasi lavoro inizia con un colloquio, quindi con un momento importante e delicato di comunicazione.
In collaborazione con Antonio Messina, Presidente ed Executive Trainer & Consultant – Hara Risorse Umane
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