La crescita professionale

Come iniziare l’anno al meglio

Chi ben comincia è a metà dell’opera” recita un detto popolare.

Penso sia vero anche per chi vuole cercare o cambiare lavoro. Quale migliore occasione dell’inizio dell’anno?
I budget delle aziende si sbloccano e i recruiter sono alla caccia di tutte quelle persone che devono urgentemente essere assunte per completare l’organico aziendale e poter raggiungere i target del nuovo anno.

Insomma, il momento è buono e bisogna affrontarlo “cum grano salis”.

La prima cosa da fare è chiarirsi le idee, porsi un obiettivo. Che cosa voglio? Che cosa cerco?

Un lavoro per iniziare?
Un nuovo lavoro?
Un lavoro più interessante?
Un lavoro che mi faccia crescere professionalmente?
Un lavoro che mi permetta di guadagnare di più?
Un lavoro vicino a casa?
Un lavoro che mi permetta flessibilità di tempo?

Lo so che state pensando: “Ovvio, voglio tutto questo!”. Temo però che, per essere più realistici, dobbiate darvi delle priorità.
Una volta definite le priorità e quindi stabilito l’obiettivo occorre definire il target di aziende che possa rispondere alle vostre esigenze. Documentatevi, cercate le informazioni, chiedete ad amici, parenti, conoscenti, riprendete gli appunti e la documentazione raccolta negli ultimi Open Day o convegni a cui avete partecipato.

Cercate di capire quali di queste aziende stanno cercando personale, se queste ricerche le sentite nelle “vostre corde”. Leggete gli ultimi annunci di lavoro pubblicati da queste società e identificate le persone da contattare.
Provate anche a capire se queste aziende rispondono ai requisiti culturali e valoriali che ricercate, sia in termini di business che di ambiente di lavoro. Ricordatevi che non dovete sottovalutare l’evoluzione della vostra professionalità e della vostra employability, pertanto identificare le aziende che rispondono a questi requisiti è fondamentale.

Successivamente rispolverate il vostro curriculum vitae, adattatelo al tipo di lavoro che state cercando, aggiornate le esperienze maturate, enfatizzando quelle che sono più significative per risultare un buon candidato alla posizione da voi desiderata, e inviatelo nel modo più mirato possibile.

Infine, abbiate pazienza, non fatevi prendere dallo sconforto se non arrivano subito risultati ma continuate questa attività focalizzandovi sempre più su ciò che volete e mirando a un target non solo quantitativo ma sempre più qualitativo rispetto alle vostre aspirazioni.

E preparatevi ad affrontare i colloqui di lavoro. Questo è un tema importante.  I “treni” che passano non sono mai tanti e perderli sarebbe un gran peccato! Non avete idea di quante persone appaiono poco preparate e si bruciano le esigue opportunità perché affrontano il colloquio con superficialità, con scarsa convinzione dei propri mezzi, risultando incoerenti, a volte mentendo, mostrando idee poco chiare, rivelando una scarsa conoscenza di se stessi o sottovalutando importanti aspetti comportamentali.
Prepararsi al colloquio significa soprattutto un’analisi su se stessi, sui propri punti di forza, sulle aree di miglioramento e su cosa si è imparato dalle esperienze precedenti.

Con queste accortezze non avrete la certezza di ottenere ottimi risultati, ma le probabilità aumenteranno notevolmente.

Buon anno e buona fortuna nella vostra attività di ricerca. Inizia da qui,

In collaborazione con Antonio Messina, Presidente ed Executive Trainer & Consultant – Hara Risorse Umane

Photo by Danielle MacInnes on Unsplash

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