La questione sulla quale dibattere è al seguente: può ogni singola persona trovare in se stessa la capacità, la voglia e la grinta di andare oltre?
La risposta è sì a patto che la volontà sia quella di distruggere i propri preconcetti e guardarsi intorno consapevoli di aver bisogno di chiedere aiuto.
Qui si blocca il meccanismo che viene travolto da pseudo convinzioni, retaggi di vite pregresse, che portano alla consueta diffidenza verso il mondo esterno e mancanza di fiducia nelle persone.
Vivere con la consapevolezza di non farcela, che tutto va al contrario e che il tempo non è galantuomo non sistema certo il processo che, seppur difficoltoso, merita di particolare attenzione proprio in questo momento.
Ed allora ecco delle “pillole di saggezza” a buon prezzo calzate dall’esperienza e dalla volontà di non mollare, a qualunque costo.
- Imparare a guardare dritto davanti a se stessi, non farsi condizionare dal pensiero laterale che oltre ad essere fuorviante non porta da alcuna parte perché non ci sono pericoli dai quali difendersi.
- Liberarsi dalle zavorre di pesi e finte responsabilità che vengono dalla paura dell’incertezza con la quale, ahimè, dobbiamo imparare a convivere.
- Comprare delle penne colorate e un quaderno divertente sul quale annotare tutto quello che ci piace o meno, non tralasciando neanche il minimo pensiero possibile.
- Realizzare dei mini video nei quali parlare di quello che pensiamo, senza necessariamente essere polemici o disfattisti perché fa male prima di tutto a noi.
- Attrezzarci di coraggio per usare i social in modo da poterci far conoscere con le nostre caratteristiche e poi spiccare il volo.
Avviso ai naviganti il rischio di schiantarsi c’è ed è reale non lo posso nascondere ma fa parte del percorso da seguire.
Nonostante tutto non c’è pericolo di farsi male, a meno che non continuiamo ad ascoltare chi ha necessità di tarparci le ali e renderci uguali agli altri.
Iniziamo ad andare fuori dal guscio e affermare la nostra diversità come valore e poi sappiate che il futuro è nell’eticità, nel valore delle persone non negli urlatori che ora hanno stancato.
Quindi apriamo le finestre e pensiamo a tutto ciò che non esisteva prima di questa situazione come il “rianimatore urbano” un nuovo mestiere che permette di valorizzare i quartieri e migliorare le esperienze di condominio e domestiche.
E chi mai avrebbe potuto o voluto pensarci prima!
A cura di Marcella Loporchio
HR Business Consultant | Trainer | Founder HUMAN POWER STORIES
Co-Founder HREVOLUTION
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