Gli infermieri rappresentano una colonna portante del sistema sanitario, garantendo assistenza, monitoraggio e supporto ai pazienti in vari contesti ospedalieri e territoriali. Ma quanto guadagna un infermiere in Italia nel 2025?
Lo stipendio varia in base all’esperienza, alla tipologia di contratto e alla regione di impiego, con differenze significative tra il settore pubblico e quello privato.
Ecco alcune indicazioni: questi dati rappresentano una panoramica generale e si possono riscontrare variazioni in base a fattori individuali e contrattuali.
Stipendio medio
Nel 2025, la retribuzione media annua di un infermiere in Italia si attesta intorno ai 24.273 euro lordi, pari a circa 2.023 euro al mese. Gli stipendi variano notevolmente in base all’esperienza.
Gli infermieri neolaureati senza esperienze lavorative guadagnano circa 21.600 euro lordi all’anno, quelli con esperienza tra i 5 e i 10 anni possono arrivare fino a 30.000 euro lordi annui, mentre gli infermieri con oltre 20 anni di esperienza possono raggiungere i 45.540 euro lordi annui.
- – Stipendio base
Nel Servizio Sanitario Nazionale, lo stipendio degli infermieri è regolato dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Sanità. Le retribuzioni partono da circa 24.000 euro lordi annui per le posizioni iniziali e possono superare i 32.000 euro per ruoli di maggiore responsabilità. A questi importi si aggiungono indennità per turni notturni, straordinari e reperibilità, che possono incrementare il compenso netto mensile fino a circa 1.900 euro.
- – Stipendio massimo
Gli infermieri con maggiore esperienza o specializzazione possono raggiungere stipendi più elevati. I dirigenti infermieristici nel settore pubblico e privato possono superare i 3.000 euro netti al mese, mentre gli infermieri con specializzazioni in terapia intensiva o emergenza, che spesso lavorano su turni incluse le notti e i festivi, possono ottenere stipendi fino a 2.500 euro netti mensili.
Quanto guadagna un infermiere in base all’esperienza
Lo stipendio di un infermiere cresce con l’esperienza maturata nel settore. I neolaureati percepiscono un compenso inferiore rispetto a chi ha maturato anni di servizio. Dopo cinque anni, la retribuzione aumenta progressivamente grazie agli scatti di anzianità previsti dal contratto nazionale e alle opportunità di specializzazione.
Quanto guadagna un infermiere nel pubblico e nel settore privato
Confrontando il settore pubblico e privato, emergono differenze sostanziali. Il pubblico garantisce maggiore stabilità contrattuale e retributiva, con un sistema di progressione salariale definito e benefici aggiuntivi come ferie retribuite e tredicesima. Il privato, al contrario, offre una retribuzione più flessibile, che però può variare notevolmente a seconda della struttura e delle mansioni.
In Italia, gli stipendi di coloro che svolgono le professioni sanitarie nel settore pubblico variano in funzione della posizione retributiva occupata, come previsto dal CCNL comparto sanità. Il settore pubblico prevede un quadro retributivo abbastanza definito, e l’ultimo rinnovo del contratto collettivo è entrato in vigore alla fine del 2022.
Nel settore privato, invece, gli stipendi degli infermieri sono meno uniformi e dipendono dalla struttura sanitaria e dal tipo di contratto applicato. Esistono differenze di retribuzione considerevoli tra un’azienda e l’altra. Chi lavora per onlus e cooperative può percepire anche solo 1.000 euro al mese, mentre chi lavora in pronto soccorso e nelle sale operatorie può arrivare a guadagnare 2.000 euro netti. Lo stipendio di chi ricopre un ruolo dirigenziale può aggirarsi invece sui 3.000 euro mensili.
Se sceglie di lavorare in libera professione, un infermiere con partita IVA può guadagnare dai 1.000 ai 2.500 euro lordi al mese.
Infermieri: in quali regioni italiane si fanno pagare di più?
Gli stipendi degli infermieri variano a seconda della regione. Nel Nord Italia, in regioni come Lombardia, Toscana ed Emilia-Romagna, lo stipendio medio varia tra 2.159 e 2.792 euro al mese.
Nel Centro Italia, in regioni come Lazio, Marche e Umbria, lo stipendio si aggira intorno ai 2.100 euro al mese.
Nel Sud Italia, in regioni come Sicilia, Calabria e Campania, il compenso medio è di circa 1.953 euro al mese.
Lo stipendio delle professioni correlate
Le professioni sanitarie correlate agli infermieri presentano livelli retributivi differenti. Gli operatori socio-sanitari (OSS) guadagnano in media tra 1.200 e 1.600 euro netti al mese. I tecnici di radiologia possono percepire stipendi tra 1.800 e 2.500 euro netti mensili, mentre i fisioterapisti, a seconda della struttura di impiego, possono raggiungere anche i 3.000 euro netti al mese.
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