Come trovare lavoro

Meglio una carriera nelle piccole o nelle grandi aziende?

Che sia per individuare il migliore ambiente dove “fare gavetta” e imparare un mestiere o per trovare un ambiente lavorativo migliore in termini di benessere o di percorso di crescita professionale e retributiva, chi cerca un nuovo lavoro si imbatte spesso nel medesimo dubbio: meglio lavorare in una Grande azienda o in una PMI? Non esiste una sola risposta a questa domanda, molto dipende da cosa si sta cercando.

Stipendio e stabilità: chi paga di più?

Secondo l’Osservatorio JobPricing, la dimensione aziendale incide in modo significativo sulle retribuzioni medie dei dipendenti: a parità di ruolo, i dipendenti delle grandi imprese guadagnano, in media, di più rispetto a quelli delle piccole imprese. Prendendo in considerazione la RAL media per le Microimprese (con meno di 10 dipendenti), questa è pari a 25.747 euro, mentre per i lavoratori delle grandi imprese si arriva a 37.149 euro, il 44 per cento in più.

La variabilità dei salari non riguardano solo le retribuzioni fisse (RAL), ma anche le retribuzioni globali (RGA). La differenza tra RGA e RAL è un’indicazione di quanto sia in media la quota variabile della retribuzione, generalmente legata ad obiettivi aziendali o individuali. Come si può osservare confrontando la RAL con i livelli della RGA (Tabella 1), più le aziende diventano grandi e strutturate, più è diffuso l’utilizzo di strumenti di retribuzione del lavoro variabili, per questo ad aumentare della dimensione aziendale aumenta la differenza tra RAL e RGA.

Tabella 1. RAL, RGA e Variabile medio per dimensione aziendale, anno 2021, euro

RAL RGA Variabile

Fonte: Elaborazioni Osservatorio JobPricing su dati JobPricing.

Rispetto alle grandi aziende, inoltre, le PMI hanno una diversa capacità di sopportare gli shock economici. In questo caso, come illustrato nel Grafico 1, i salari delle imprese grandi e medio-grandi sono quelli che hanno registrato le variazioni migliori nel secondo anno di pandemia. Le variazioni medie più alte tenendo in considerazione il quinquennio 2015-2021 sono registrate invece dai salari delle micro e piccole imprese.

Grafico 1. Variazione media 2020-2021, Variazione media annua 2015-2021 e variazione media 2015-2021 per dimensione aziendale, percentuale

Grafico

Fonte: Elaborazioni Osservatorio JobPricing su dati JobPricing

È solo una questione di soldi?

Sebbene la questione economica resti comunque in molti casi la più rilevante, nella scelta dell’azienda per la quale lavorare stanno assumendo sempre più peso le tematiche collegate ad aspetti meno economici e più qualitativi. La ricerca di una migliore qualità della vita lavorativa – determinata, tra le altre cose, dalla presenza di politiche retributive eque, sistemi di valutazione meritocratici e aspetti collegati alla Gender Equality, oltre che modelli di leadership innovativi, è certamente l’aspetto più rilevante. Su questi temi, le aziende più grandi tendono ad essere oggi indubbiamente più preparate, disponendo di un management più preparato, maggiori risorse e talvolta policy di carattere internazionale. Anche la conciliazione tra la vita privata e il lavoro sta assumendo una rilevanza sempre maggiore nei bisogni delle persone. 

Formazione e percorsi di carriera

Le grandi aziende sono generalmente caratterizzate da una complessità organizzativa elevata, più livelli di gestione e numerosi processi strutturati. Se da un lato questo rende il lavoro meno flessibile e più lenti i processi di cambiamento – guidati tipicamente dall’alto in queste realtà – dall’altro lato queste caratteristiche permettono una chiara definizione dei ruoli e delle mansioni, offrendo alle proprie persone l’opportunità di una maggiore specializzazione e percorsi di carriera più “certi” e temporalmente definiti, che comprendono spesso anche opportunità e percorsi all’estero

Lavorare in una PMI, d’altro canto, significa andare incontro ad un più elevato grado di flessibilità sotto molti aspetti. In queste organizzazioni, infatti, i confini dei ruoli sono spesso più labili e meno definiti, i processi sono poco strutturati e il cambiamento è spesso più veloce e guidato “dal basso”. Una PMI offre l’opportunità di una formazione più generalista e meno specializzata, i percorsi di carriera sono meno certi ma eventualmente più repentini grazie anche alla possibilità di avere maggiore visibilità nei confronti dei vertici in merito ai risultati individuali. Da questo punto di vista, infatti, le piccole aziende offrono l’opportunità di incidere più facilmente sui processi – in modo indiretto o diretto – grazie a strutture organizzative più compatte e alla presenza di relazioni più “piatte” e dirette con i livelli organizzativi superiori.

L’incrocio tra domanda e offerta: cosa cerco e cosa trovo

Come detto, la carriera migliore per ciascuno di noi dipende molto da quali sono le nostre ambizioni. La dimensione dell’azienda nella quale aspiriamo lavorare può darci degli indizi rispetto a quali siano i punti di forza dell’offerta lavorativa, che possono risultare più o meno di appeal a seconda di quale sia la nostra risposta alla canonica domanda di tutti i recruiter ‘come vedi la tua vita lavorativa da qui a cinque anni?

In primo luogo, è bene tenere presente la composizione del tessuto economico del nostro Paese, dove le PMI – piccole e medie imprese – rappresentano il 99,9% del tessuto imprenditoriale e impiegano circa l’80% dei lavoratori, mentre le grandi aziende e multinazionali con più di 250 dipendenti costituiscono solo lo 0,1% delle aziende (Fonte: dati Istat).Inoltre è sempre opportuno tenere in considerazione che le caratteristiche dimensionali delle aziende possono fornirci solo delle indicazioni di massima. Un tema di grande rilevanza che può impattare in modo significativo soprattutto sulle dinamiche collegate al clima aziendale ed alla crescita professionale, è la qualità dei capi. Un buon capo è un buon capo a prescindere dalla dimensione dell’azienda in cui lavora: saprà accompagnarci nel nostro percorso di crescita, utilizzare le giuste leve motivazionali per guidare i nostri comportamenti e creare un clima lavorativo positivo.

Prepararsi a valutare un’offerta

Compreso il quadro generale, diventa necessario prepararsi a una corretta valutazione dell’aspetto economico di un’offerta.

Conoscere il valore dell’offerta giusta per il tuo ruolo e per le tue competenze ti permetterà di iniziare con il piede giusto e avere una migliore crescita retributiva nell’arco della tua carriera.

Per approfondire puoi utilizzare il servizio StipendioGiusto.it, a disposizione di tutti gli utenti InfoJobs.

 

Ti è paciuto questo articolo?

Se vuoi rimanere aggiornato sulle novità del mondo del lavoro: Iscriviti a InfoJobs

Lascia un commento

Il commento è stato inviato con successo. Sarà pubblicato dopo la revisione del Team di InfoJobs.
Si è verificato un errore durante l'invio del commento. Si prega di riprovare.

Articoli Correlati