Lo abbiamo chiesto alle nostre aziende e sembra che le piccole e medie imprese siano propense ad assumere.
Come chiude il 2021?
Nonostante la complessità del momento, il 75,6% delle aziende ha ampliato l’organico, il 55% addirittura in misura maggiore rispetto a quanto pianificato
Solo il 2,8% delle aziende intervistate ha effettivamente ridimensionato l’organico.
Si cercano nuove risorse?
Uno dei punti di attenzione attuale è il tema della difficoltà di reperimento risorse, sollevato dall’88,7% degli intervistati.
In particolare, il 54,4% dichiara di non trovare persone in linea con esperienze e competenze richieste, o con la proposta dell’azienda.
Il 24,2% imputa le difficoltà legate alla pandemia che ha portato le persone a rivedere le proprie priorità mentre per il 10,1% la causa è l’apertura di tante opportunità in settori affini che porta maggiore offerta per il candidato
C’è anche chi dichiara che con la ripresa del mercato le persone hanno ripreso a mettersi in gioco (9,4%) e la perdita di posti di lavoro dovuta alla pandemia (2%) ha aumentato di fatto i profili papabili.
Quale scenario si prospetta per il 2022?
Il 50% degli intervistati è favorevole all’incremento delle risorse in azienda e il 31,1% si dichiara addirittura aperto a un numero elevato di assunzioni. Solo il 6,1% che non prevede di assumere per nessun motivo.
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Great resignation, un fenomeno che preoccupa?
Negli ultimi mesi ha preso spazio il fenomeno delle dimissioni di massa, ormai noto come great resignation, tipico soprattutto all’interno delle grandi aziende, ma rilevato anche dalle piccole e medie imprese italiane.
Ed anche se per il 36,9% degli intervistati sembra essere rimasto invariato il numero di dimissioni, i profondi mutamenti dei due anni appena trascorsi hanno portato sempre più persone a rincorrere il sogno professionale o a seguire i propri valori (24,1%).