La busta paga

Guida ai ROL

Cosa sono i ROL e come maturano
I ROL (acronimo di “Riduzione Orario di Lavoro”) sono dei permessi orari che trovano origine nella contrattazione collettiva.
La riduzione dell’orario di lavoro cui il lavoratore ha diritto e dalla quale dipende l’ammontare totale dei permessi è determinata su base annua e dipende dall’inquadramento e dalle mansioni del lavoratore.
I ROL spettano sia ai dipendenti con contratto a tempo determinato che a quelli con contratto a tempo indeterminato.
E’ il CCNL di riferimento a disciplinare le modalità di maturazione dei ROL. Di regola, le ore di riduzione orario maturano mese per mese e solo in caso di prestazione effettiva o di assenza retribuita. Ogni mese, quindi, il lavoratore matura un determinato monte ore di ROL, dei quali può usufruire a partire dal mese successivo.

Come si utilizzano i ROL
Il godimento dei ROL può avvenire sia individualmente che collettivamente:
–  l’utilizzazione individuale è prevista come fruizione da parte di ciascun dipendente di permessi orari retribuiti, in genere godibili in gruppi da 4 a 8 ore, fino alla concorrenza di uno o più giorni lavorativi. In questo caso, è in genere previsto che il lavoratore faccia richiesta della fruizione di ROL con un certo preavviso;
–  l’utilizzazione collettiva è invece intesa come vera e propria riduzione dell’orario di lavoro annuale, su base giornaliera o settimanale a seconda dei casi e dei settori, che interessa la generalità dei lavoratori.
Salvo che per l’utilizzazione collettiva, il datore di lavoro non è obbligato a concedere i permessi ROL prima che il lavoratore li abbia maturati.

I ROL scadono?
I ROL hanno una scadenza che è prevista dalla contrattazione collettiva nazionale. Il permesso scade solitamente dopo 12 o 24 mesi dalla sua maturazione, quindi scaduto questo termine il lavoratore non può più beneficiarne. Qualora però la contrattazione collettiva non preveda termini di fruizione, i ROL possono essere gestiti liberamente.
In caso di mancata fruizione entro la scadenza, è prevista la monetizzazione dei permessi attraverso l’erogazione di un’indennità variabile a seconda del livello e dell’inquadramento del lavoratore.

A cura dell’Avvocato Gianluca Crespi | Elexia

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