Il passaggio diffuso al lavoro da remoto ha portato molte aziende e imprenditori a interrogarsi su quale sarà il futuro degli spazi. Ha ancora senso “andare in ufficio” con le modalità tradizionali? Oppure è tempo di superare l’idea standard di “luogo di lavoro” e creare nuovi modelli spaziali e fruitivi?
La seconda ipotesi sembra essere quella più realistica: i tempi sono cambiati, sempre più lavoratori scelgono lo smart working e operano da remoto, sempre più aziende propongono modelli “ibridi” prevedendo la presenza in sede solo per alcuni giorni alla settimana. È quella che molti definiscono la “nuova normalità”.
Del resto, una migliore vivibilità dell’impresa e la possibilità di conciliare al meglio vita professionale e vita privata può fare la differenza sull’esperienza di benessere del posto di lavoro. E, di conseguenza, anche sui propri risultati. Chi è sereno, a conti fatti, lavora meglio!
Ecco perché le aziende stanno modificando i propri ambienti e cercando di mettere, sempre più, i bisogni delle persone al centro.
I bisogni evolvono, gli spazi si adattano
E così nei luoghi di lavoro gli spazi si modificano mettendo in campo un profondo cambiamento rispetto al passato.
Gli uffici diventano sempre più luoghi destinati all’incontro – non necessariamente quotidiano – delle persone, indispensabile per stimolare la creatività, creare engagement e trasmettere senso di appartenenza. Il lavoro da remoto, infatti, in molti casi non può sostituire il confronto in presenza con colleghi e collaboratori.
Rimane importante il focus sulle relazioni, che creano valore, perché non si lavora da soli. Anche la compagnia degli animali domestici è sempre più presa in considerazione tanto che spesso, perché no, gatti e cani possono stare in ufficio con il loro padrone.
Gli ambienti lavorativi diventano più flessibili e modulari, così da garantire un miglioramento della qualità della vita dei collaboratori e, allo stesso tempo, essere luoghi sempre più polifunzionali, in grado di accogliere vari tipi di attività durante la giornata o diverse tipologie di lavoro: di gruppo o individuale. Spazi informali adattabili a mille usi sono il trend.
Per produrre valore, inoltre, oggi è necessario meno spazio che in passato, grazie anche alle tecnologie che hanno apportato notevoli modifiche e innovazioni agli ambienti. Ben venga, quindi, la riduzione delle metrature o la rimodulazione, per un impatto più sostenibile. Anche gli arredi sono ripensati, così come l’uso di tecnologie e sensori che contribuiscono a migliorare il comfort e la vivibilità.
Spazi creativi e innovativi favoriscono la performance
Allo stesso tempo si va verso spazi che creano esperienze, prevedono aree di co-working, sale dedicate al divertimento, locker in cui spedire e ricevere pacchi, aree relax. Questi luoghi assumono una dimensione più innovativa, una connotazione ibrida, dove il percorso professionale non può essere separato dall’esperienza personale.
Qualche esempio? Si privilegiano spazi aperti, ariosi e luminosi, aree comuni in cui poter collaborare e confrontarsi. Per chi ha bisogno di privacy, si stanno diffondendo i nuovi “phone booth”, cioè le cabine anti-rumore per isolarsi e lavorare nelle aree comuni; oppure divani con scrivanie e pannelli insonorizzanti per poter organizzare riunioni e video meeting con poche persone, spazi fruibili sia fisicamente sia virtualmente, salette riunione di nuova concezione. Ma ci sono anche parcheggi dedicati al car sharing o alla ricarica elettrica. E poi gli spazi informali di incontro: ebbene sì, perché non c’è più solo la macchinetta del caffè, ma sono ormai diffuse da tempo le aree ricreative, magari dotate di ping pong e biliardini.
Anche la tradizionale “mensa aziendale” sta lasciando il posto a luoghi più piccoli, informali, accoglienti, sale dotate di macchinette erogatrici in cui cibo e bevande sono a disposizione a tutte le ore del giorno.
Rispetto al passato, in generale, c’è più libertà nel poter gestire il proprio tempo e organizzare luoghi e tempi della propria pausa a metà giornata lavorativa, poiché quest’ultima risulta essere orientata al raggiungimento di obiettivi e non solo al rispetto dei canonici orari di ingresso e uscita.
È quindi evidente il bisogno di avere spazi di nuova concezione, che si prestino alla sperimentazione e alla creatività. L’incontro e l’interazione tra persone, anche a livello informale, deve essere favorito. Questo è importante per creare nuove formule e modalità di lavoro, far nascere rituali e legami, il tutto a beneficio di benessere e performance!