Il colloquio

Escape room, la nuova frontiera del colloquio

Nei  colloqui di selezione si utilizzano sempre più tecniche di recruiting non convenzionali.
Gli HR fanno conoscenza con i candidati tramite metodologie innovative volte a mettere in risalto caratteristiche personali e relazionali che di norma non emergono dal CV.

Poniamo ad esempio che l’azienda abbia selezionato i candidati più interessanti a seguito di un primo screening e li abbia convocati per un incontro.
Tutti i prescelti si aspettano di partecipare al classico colloquio di lavoro, ma giunti sul luogo concordato vengono catapultati in uno strano evento, durante il quale sono chiamati a partecipare a giochi a squadre. 

Uno scherzo di cattivo gusto?
No, i candidati si trovano in un’
Escape Room o stanza trappola, ultima frontiera del recruiting aziendale.

Ma cosa accade dopo? I 5 profili top del primo step, affrontano una seconda prova, che consiste nel risolvere alcuni enigmi in tempo limite di sessanta minuti per ritrovare le chiavi e aprire la porta della stanza. 

L’obiettivo del gioco è di stimolare la perspicacia, l’intelletto, la logica e il gioco di squadra, fattore indispensabile per poterne uscire vincitori.

L’esperienza è strutturata in tre step: briefing iniziale, il gioco e debriefing conclusivo, con la partecipazione di altri due o più valutatori. Importante valore aggiunto di tale metodologia è sicuramente il contenimento delle spese e delle tempistiche rispetto a quelle degli assessment tradizionali.

Una situazione sospesa fuori dal tempo e dallo spazio, dove emerge la reale personalità del giocatore. 

Per uscire da una Escape Room quello che conta sono le competenze individuali: il pensiero creativo, la comunicazione, la gestione del tempo, l’attitudine alla leadership, la collaborazione, il problem solving. 

Inoltre, rispetto all’usuale colloquio di lavoro in azienda, in un ambiente informale come questo la persona coinvolta nel processo di recruiting difficilmente riesce a padroneggiare le reazioni.
Uscendo dalla comfort zone i candidati si mettono in gioco, cercando di sviluppare soluzioni creative per raggiungere un obiettivo comune.

Uno scenario simile consente al recruiter di identificare tutte quelle caratteristiche, abilità, tendenze, che potrebbero interessare e piacere all’azienda o al contrario valutarle come poco idonee al contesto aziendale.

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Photo by JOSHUA COLEMAN on Unsplash

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