Finalmente dopo varie candidature inviate, arriva la chiamata dall’ HR che ci informa di essere stati/e convocati per un primo step di selezione.
Dopo aver riguardato a fondo il sito, gli obiettivi e la struttura dell’azienda, riletto la Job description, dato un’occhiata finale al nostro cv e lettera di presentazione ed esserci preparati sulle possibili domande che ci potrebbero essere rivolte dal recruiter, un dubbio ci assale: cosa indossare, qual è l’outfit più indicato per un colloquio di lavoro? L’abito non fa il monaco, ma certamente la prima impressione è quella che conta…
E la risposta a questa domanda varia a seconda dalla nostra età, della tipologia di lavoro e dal grado di responsabilità della posizione che andremo a ricoprire oltre che dal tipo di azienda.
Per il campo business, legal, consulenza sono ancora un must per esempio giacca e cravatta per gli uomini o tailleur per le donne (prevalentemente costituito da colori scuri e neutri).
Diverso invece se ci si candida per un lavoro creativo o manuale o all’interno di una start up. In questo caso si può optare per un abbigliamento più casual, casual chic, o per il mix capi formali e sportivi insieme.
Un buon consiglio sicuramente è quello di controllare i social per captare lo stile aziendale e l’eventuale dresscode usato.
Ci sono però quattro regole generali che valgono per tutti:
- – Optare per degli indumenti che ci facciano sentire a nostro agio
- – Che siano assolutamente in buono stato, puliti e ben stirati
- – Avere un aspetto curato e non trasandato
- – Prediligere uno stile semplice, cercando di abbinare bene i colori e non esagerare con le fantasie o colori sgargianti.
Particolare attenzione meritano anche i colloqui on line, strumenti usati sempre di più in un mondo iperconnesso e sempre più digitalizzato.
Svolgendolo comodamente da casa sicuramente saremmo tentati a curare solo la parte superiore del corpo, visibile in webcam. Ma se ci dovessimo alzare per un malfunzionamento del pc?
Evitiamo quindi pigiama e ciabatte e indossiamo un outfit uguale o simile a quello che avremmo scelto per un colloquio di persona. Diamo magari un occhio anche allo sfondo per evitare il pericolo/effetto “camaleonte”, l’ideale è una parete di colore bianca o neutro o una libreria.
Queste regole generali valgono anche per la foto da inserire sul cv, che viene spesso sottovalutata. Restano validi i consigli per l’outfit e in questo caso, sono assolutamente fuori luogo cappelli, occhiali da sole che nascondono il volto.
Particolare attenzione deve essere posta all’espressione e alla posa. Da evitare i selfie e le fototessere. L’ideale è usare una foto recente, nitida, abbastanza naturale e senza particolare filtri, con un sorriso accennato. La posizione del corpo deve essere eretta e il viso rivolto all’obiettivo o lievemente di profilo. Lo sfondo deve assolutamente essere neutro o non devono essere presenti altre persone.
Ricordiamoci sempre che nonostante l’esito della selezione, quel colloquio potrebbe essere in ogni caso un buon input per il nostro futuro, cerchiamo quindi per quanto possibile di curare ogni aspetto e di apparire iper professionali.