Indipendentemente dall’esperienza lavorativa di una persona, un colloquio di lavoro è sempre un banco di prova: cosa mi verrà chiesto? Ci saranno delle domande a trabocchetto? Che tipo di risposte si aspetta il recruiter? Se state leggendo questo articolo, significa che state cercando una risposta a tutte queste domande.
12 domande e risposte per prepararsi a un colloquio di lavoro
Qui di seguito vi indichiamo alcune domande che quasi sicuramente vi verranno poste durante il colloquio di lavoro e le risposte più adatte per conquistare l’intervistatore e avere successo. Continuate a leggere e preparate le vostre risposte per iniziare il colloquio con il piede giusto.
1. Perché vuole lavorare qui?
Dimostrate e giustificate che la vostra candidatura è dovuta a un reale interesse per l’azienda. Per argomentare nel modo migliore, informatevi prima sulla cultura aziendale e sui progetti. Questo vi permetterà di rispondere in modo più chiaro e realistico, evitando di indicare solo le ragioni più ovvie, come il prestigio dell’azienda o le condizioni di lavoro. Può essere utile concentrarsi su un punto chiave, che corrisponde al vostro profilo professionale o alle vostre aspirazioni.
2. Perché vuole lasciare la sua attuale azienda?
Concentrate la vostra risposta su ciò che vorreste ottenere cambiando posto di lavoro, e in particolare andando nell’azienda per la quale state sostenendo il colloquio. Inoltre, parlate delle caratteristiche che stavate cercando e che avete finalmente trovato nella nuova azienda, come i suoi valori, la carriera professionale, i progetti.
Non “parlate male” della vostra azienda attuale, esponete eventuali criticità sempre in modo professionale.
3. Quali sono i vostri punti di forza?
Questa è l’occasione per menzionare i punti di forza che non avete incluso nel vostro CV. Ma attenzione a questo tipo di domanda, non limitatevi a fare un elenco: la vostra risposta sarà davvero efficace se accompagnerete ogni punto di forza con un esempio reale che lo dimostri.
4. E i punti deboli?
Rispondete onestamente ed evitate di ricadere nei luoghi comuni “sono troppo perfezionista” o “lavoro troppo”, risposte che i selezionatori sentono ogni giorno. Quello che dovreste citare, soprattutto, sono le azioni che intraprendete per lavorare su questi punti deboli e migliorarvi. Ti suggeriamo di leggere anche questo articolo in cui suggeriamo di individuare 3 pregi e 3 difetti.
5. Quanto ti aspetti di essere pagato?
Questa è probabilmente la domanda più delicata. È importante arrivare a un colloquio già preparati, avendo riflettuto sul tema economico, sul proprio talento ed essendosi informati sulle fasce di retribuzione della propria professione, per non essere colti di sorpresa. Potreste essere interessati a questo articolo su come parlare di soldi durante il colloquio. Potete anche dare un’occhiata al motore di ricerca realizzato da InfoJobs e StipendioGiusto.it per scoprire quali stipendi pagano le aziende in Italia.
6. Qual è il lavoro dei vostri sogni?
È molto comune, durante un processo di selezione del personale, utilizzare questa domanda per verificare che il lavoro offerto sia adatto a voi. Nel rispondere a questa domanda, specificate come sarebbe il lavoro dei vostri sogni e perché. Con la vostra risposta dovrete essere in grado di dimostrare il vostro potenziale di crescita nell’azienda.
7. Dove vi vedete tra X anni?
L’azienda vuole sapere se avete progetti a lungo termine e il percorso che state scegliendo per raggiungere il vostro obiettivo. Se non avete intenzione di cercare un lavoro a lungo termine o di rimanere per più di cinque anni nello stesso luogo, parlate delle responsabilità che vorreste prendervi, delle ambizioni che avete e dell’impegno che metterete nel raggiungere il vostro obiettivo.
8. È disposto a viaggiare per lavoro?
L’intervistatore si aspetta una risposta che dimostri disponibilità e flessibilità da parte vostra. In caso contrario, se non siete disposti a viaggi e trasferte, rispondete il più onestamente possibile: una risposta affrettata o un sì di circostanza potrebbero portare in futuro a situazioni che potrebbero compromettere i rapporti professionali o avere ripercussioni anche sulla vostra vita privata.
9. Perché dovremmo assumerla?
Questo è il momento di vendersi al meglio. Raccogliete tutte le vostre competenze e ogni risultato professionale per dimostrare che siete la persona giusta per quella posizione. In breve, fate capire loro che gli altri candidati non hanno le vostre competenze.
10. Qual è la situazione lavorativa più difficile che avete vissuto?
Non limitatevi a raccontare la situazione, perché lo scopo di questa domanda è scoprire come vi comportate sotto pressione. In questo senso, spiegate qual era il vostro ruolo in quel momento, specificate cosa avete fatto per risolvere le difficoltà e quali sono stati i risultati ottenuti.
11. Descrivere se stessi
La chiave per rispondere a questa domanda è descriversi non solo a livello personale, ma anche a livello professionale. Raccontate le vostre competenze, spiegate dall’inizio alla fine il percorso che ha segnato la vostra esperienza professionale: cosa vi ha spinto a entrare nel settore in cui vi trovate ora (e nell’azienda), come lo avete fatto e cosa vi ha portato a fare quel colloquio.
12. Avete domande?
Ultima ma non meno importante, questa è la domanda che vi darà l’opportunità di mostrare il vostro massimo interesse e di mettere la ciliegina sulla torta. Potete fare molte domande che vi aiuteranno non solo a ottenere maggiori informazioni sul lavoro, ma anche a mostrare tutto il vostro fascino come candidato. Scegliete bene le domande che intendete porre e datevi la possibilità di mettervi in mostra.
Le domande che NON dovrebbero farvi in un colloquio
Così come ci sono domande che quasi sicuramente vi verranno poste durante il colloquio, ce ne sono molte altre che nessun selezionatore dovrebbe farvi. Ricordate che non è opportuno che vi chiedano della vostra situazione familiare (se siete sposati, avete figli o intendete averne, se siete separati o avete una relazione), della vostra salute (qualsiasi dettaglio sulla vostra storia medica), delle vostre convinzioni (religiose o ideologiche) o della vostra nazionalità. Ricordate che non siete obbligati a rispondere a nessuna di queste domande.
Cosa chiedere a un colloquio di lavoro in qualità di candidato
Il colloquio di lavoro non è solo un momento per rispondere: anche il candidato può fare domande! L’intervistatore può chiedervi di intervenire in qualsiasi momento, ma di solito si dedica la parte finale del colloquio a rispondere a dubbi e questioni poste dal candidato. A questo punto, è importante che siate preparati e che abbiate qualche domanda “pronta”. Per esempio, potete chiedere informazioni su uno qualsiasi di questi argomenti:
- – Le opzioni di formazione offerte dall’azienda
- – Le reali possibilità di continuare a crescere all’interno dell’organizzazione.
- – Come sarebbe la giornata lavorativa “tipo”
- – Questioni pratiche relative alla retribuzione, all’orario di lavoro o alla gestione del tempo.
Se non sapete da dove cominciare, ecco alcuni esempi di domande che potrebbero esservi utili per personalizzare il colloquio e ottenere informazioni interessanti.
- – Quali sono le opportunità di crescita in questa azienda?
- – Cosa ci si aspetta da me?
- – Quale sarebbe il primo progetto a cui lavorerei?
- – Come sarebbe, nella pratica, una giornata di lavoro?
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