La società è cambiata, i tempi si sono evoluti in maniera incredibilmente veloce e anche il mondo del lavoro, visto dagli occhi di chi magari vi si approccia per la prima volta, si è decisamente modificato. Sono cambiate le aspettative, l’approccio e le esigenze.
È un dato di fatto che la Generazione Z sia la prima nata dopo l’avvento del web, la prima per cui il vero rito di passaggio dall’infanzia all’adolescenza sia spesso rappresentato dal possesso di uno smartphone. L’uso della tecnologia, in particolare dei social media, è uno degli aspetti centrali della vita e la digitalizzazione gioca un ruolo fondamentale nei processi di socializzazione.
Essendo figlia della Generazione X, ed essendo composta da giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni, questa fetta di popolazione sta per diventare una componente importante della forza lavoro dei prossimi anni, costringendo le aziende a rivedere una parte delle proprie strategie di recruiting, affinché si adattino il più possibile a quelle che sono le esigenze e necessità dei “giovani di oggi”.
Molto spesso, la Generazione Z è accomunata da interessi e valori comuni, che si riflettono inevitabilmente anche su quella che è la scelta del proprio datore di lavoro.
Cosa si aspetta la Generazione Z dall’ambiente di lavoro
- Tecnologie moderne: la Generazione Z è estremamente digitalizzata, così come utilizza le tecnologie moderne nella vita privata, vuole poterlo fare anche sul lavoro.
- Interazioni importanti di persona: si tende a preferire sempre un feedback o un colloquio da un manager di persona e non tramite uno schermo. La collaborazione è importante ed è preferibile fare riunioni in team, affinché tutti possano condividere traguardi e obiettivi. La Generazione Z è sì estremamente digitalizzata e tecnologica, ma continua a prevalere il senso di socialità face to face.
- Mentalità imprenditoriale: la Generazione Z è cresciuta in un momento in cui la tecnologia ha fornito una serie di strumenti per creare delle iniziative imprenditoriali vantaggiose. Proprio per questo motivo, gli individui di questa generazione sono pronti a sfruttare tutte queste opportunità e a cogliere quelle che sono competenze professionali relative a sviluppo, mercati e finanziamenti.
- Ambiente amichevole e non autoritario: gli individui della Generazione Z sono cresciuti con l’abitudine di condividere qualsiasi cosa pubblicamente e, di conseguenza, sono abituati a ricevere opinioni e feedback in tempo reale. Sentono dunque l’esigenza di esprimere le proprie idee e che queste vengano soprattutto prese in considerazione dai propri datori di lavoro. Secondo una ricerca, il 32% dei giovani di oggi ha affermato che si sente molto più motivato a lavorare se il proprio manager è disposto a fornire dei feedback immediati sugli obiettivi raggiunti e sul lavoro svolto.
- Flessibilità: una prerogativa fondamentale è sicuramente la flessibilità. Avere un giusto equilibrio tra vita lavorativa e vita privata sembra essere oggi importantissimo. Alcuni dei benefit più ambiti sono, senza dubbio, il congedo parentale retribuito, un buon numero di giorni di ferie e flessibilità in merito alla sede e alle ore di lavoro. Inoltre, fondamentale, è una buona copertura sanitaria, buoni pasto o happy hour.
- Competitività: la Generazione Z è cresciuta all’interno di un contesto educativo e sociale estremamente competitivo. Sul luogo di lavoro, questa enorme necessità di competizione potrebbe essere abbinata ad un forte desiderio di riconoscimento del proprio lavoro.
Oltre a quelli già elencati, c’è un valore che più di tutti emerge e distingue i giovani di oggi da quelli che sono stati gli individui delle generazioni precedenti: la diversità e l’inclusione.
Ciò che diversifica dunque la Generazione Z rispetto alle generazioni precedenti è proprio l’attenzione e il peso dato dal datore di lavoro per le diversità e l’inclusione. Questa generazione lotta per i diritti e per l’uguaglianza, in tutte le sue forme.
Fai parte della Generazione Z? Ti ritrovi in queste aspettative?
