“Il tempo non è mai abbastanza”: quante volte è capitato di pensare a questa frase? Nell’impossibilità di agire sulla durata del giorno (per fortuna!), quello che si può variare è il modo di approcciarsi a impegni e responsabilità. In questo modo anche il work-life balance migliorerà, potendo incidere sulla soddisfazione dei professionisti.
In quest’ottica abbiamo, insieme ai nostri HR experts, stilato una top 3 degli errori comuni che spesso si commettono nell’errata convinzione di ottimizzare il tempo e dei suggerimenti per ottimizzare il proprio tempo lavorativo.
3 ERRORI COMUNI
- Niente pausa pranzo: privarsi del momento di pausa pranzo è uno dei modi che molti ritengono utile per capitalizzare al massimo la giornata lavorativa. Il consiglio è fare la pausa pranzo, prendendola come un momento di stacco rigenerante. Quindi quando si pranza, non si rimugina, ma ci si dedica al relax o alle chiacchiere per essere più pronti alle sfide del pomeriggio!
- Isolarsi: quando si è particolarmente sotto pressione, la tendenza può essere l’isolamento: per restare totalmente concentrati sui propri doveri e obiettivi. Si evitano, così, gli altri perché percepiti come fonte di distrazione. Ma la socializzazione è importante, si tratta di quei piccoli momenti di scambio e confronto, spesso utili anche nella professione. Ricordiamoci che il più delle volte è davanti a un caffè che si risolvono problemi, si trovano soluzioni e nascono idee vincenti!
- Non darsi una scadenza: “non mi do una scadenza, così lavoro con maggiore relax” questa è un’affermazione pericolosa, perché mette nella condizione di dare un tempo paradossalmente infinito alle attività. Una scadenza responsabilizza, aiuta a ragionare per priorità e a concentrarsi su un’attività importante senza lasciarsi distrarre dal resto.
3 SUGGERIMENTI PER GUADAGNARE TEMPO AL LAVORO
- Pianificare… considerando l’imprevisto: quante volte capita che una pianificazione pensata minuziosamente venga sconvolta da imprevisti? Per molti, l’imprevisto è la regola e quindi come si può fare? Un suggerimento è quello di pensare a un piano diviso per priorità e scadenze, ma lasciando – per quanto possibile in base alle esigenze del business – un margine per imprevisti di ogni genere.
- Capire il valore del “sì”: dire sempre sì a qualsiasi richiesta è controproducente sia per l’individuo che per la produttività, perché si rischiano frustrazioni, carico di lavoro eccessivo o mancato rispetto degli accordi. Per questo un sì va ponderato bene, confrontandosi con chi fa la richiesta e capendo insieme una programmazione performante ma gestibile. Bisogna essere concilianti e disponibili, ma a volte è meglio rispondere con un no motivato che con un sì che sappiamo già di difficile realizzazione.
- Call? Diamoci un tempo massimo: confrontarsi a voce, al telefono, da pc o in presenza, ha un valore inestimabile, anche fatto di una componente immateriale che rafforza il team e stimola l’empatia, ma se si passano troppe ore in call si rischia di sottovalutarne l’importanza, paradossalmente. Quindi, per dare il giusto valore a questi momenti, è preferibile ottimizzarli: meno come quantità e meglio come qualità!
Pronti a metterli in atto?