Il 3 giugno si celebra la Giornata Mondiale della Bicicletta e InfoJobs ha indagato quanto e come le due “eco-ruote” siano presenti nel quotidiano dei lavoratori in Italia.
La bicicletta è infatti un mezzo che dà autonomia, favorisce il movimento fisico e aiuta l’ambiente, ma è scelto come mezzo di trasporto per il tragitto casa-ufficio solo dal 4,4% delle persone. La scelta è la vicinanza con la sede dell’azienda (35,1%), seguita dai benefici per la salute (25,7%), da un risparmio economico (12,2%), mentre l’aiutare l’ambiente e l’innata passione (entrambe le voci all’8,1%) chiudono la classifica.
A decretare la scelta fra il recarsi al lavoro utilizzando la comodità dell’auto e delle due ruote (bici, ma anche moto) e l’andare a piedi, è soprattutto a stagionalità per il 51,2%: l’inverno frena bruscamente la voglia di recarsi verso la sede di lavoro in sella, mentre la primavera e l’estate motivano lo sfrecciare in città a bordo di un mezzo a due ruote.
Per il 29,4% in caso di mal tempo è un categorico no agli spostamenti in bici o piedi. Mentre c’è chi in questo bivio fra quattro o due ruote, vede solo un rettilineo senza possibilità di scorciatoie: si va a piedi o in bicicletta sempre, anche contro le avversità metereologiche (19,4%)!
Infine, per molti l’uso della bicicletta è legato al motivo dell’uscita dalle mura domestiche: il 42,8% vede questo mezzo solo in versione relax e tempo libero, mentre il 31,3% preferisce di gran lunga ammirare dal finestrino chi usa la bici, seduto comodamente sull’auto o su un bus. E se il 13,3% concepisce l’utilizzo della bici solo d’estate gli irriducibili pari al 12,6% usano la bicicletta per tutto, dalle commissioni personali al lavoro.
Traffico congestionato, ricerca di scorciatoie e lancette che scorrono troppo velocemente: è tempo di ricominciare ad affrontare il tema degli spostamenti. InfoJobs, la piattaforma leader in Italia per la ricerca di lavoro online, ha raccolto in una nuova indagine le abitudini e le modalità degli spostamenti casa-lavoro.
Quali sono, quindi, i mezzi usati dagli italiani per recarsi a lavoro?
La pandemia ha consolidato la scelta, già emersa in una precedente indagine InfoJobs del 2019**, di auto o moto per il 77% degli intervistati (stabile rispetto al 2019), che predilige così la mobilità individuale, più comoda, indipendente e sicura in questo momento ancora incerto sul fronte sanitario. Con gran distacco segue chi usa i mezzi pubblici (11,4%), mentre bicicletta (4,4%) e monopattino (1,2%) crescono tra le preferenze degli italiani, che nel 2019** sommati ottenevano solo il 2%.
Ma nella quotidianità è la durata del tragitto l’elemento che determina la scelta del mezzo di trasporto?
Il 73% degli intervistati entro 30 minuti è già indaffarato fra scartoffie e meeting e, fra questi, c’è un 42,1% che effettua gli spostamenti casa-lavoro in massimo 15 minuti.
Lavorare vicino a casa è ritenuto un vantaggio per la quasi totalità degli intervistati (94,2%): significa potersi svegliare e far colazione con più calma, ma anche rientrare a casa potendo beneficiare di tempo per se stessi o da dedicare alla famiglia, alle passioni o agli hobby. Nella valutazione di un nuovo impiego, la vicinanza al lavoro è fondamentale solo per il 29,8% mentre la maggioranza ritiene vi siano elementi ben più determinanti, come retribuzione, inquadramento e benefit (49,7%).
Lo stress “da commuting” che impatto ha sul lavoro?
Il 56,5% è indifferente agli ostacoli che può trovare lungo il percorso da casa al lavoro, perché lo considera parte della routine, e il 27,5% non lo definisce uno stress bensì tempo piacevole da passare fra musica, podcast e telefonate prima di tuffarsi in meeting e impegni professionali. Il malumore generato dalla durata del tragitto e dai disagi degli spostamenti sembra, infatti, essere diminuito rispetto al periodo pre-pandemico**, quando l’impatto negativo coinvolgeva complessivamente circa il 37,5%, mentre ora riguarda “solo” il 16,1% del campione: un bel cambiamento!
Il commuting è anche un tema economico che pesa sul bilancio mensile di ogni lavoratore. Ma se per il 91,3% non esistono agevolazioni, il 6,4% dichiara di averle da parte della propria azienda.
Rimborsi o buoni benzina sono ancora gli incentivi più utilizzati dalle aziende (60,6% nel 2022 vs 55% nel 2019**), seguiti dal parcheggio interno all’ufficio (28,8% nel 2022 vs 30% nel 2019**) e sconti sui mezzi di trasporto pubblici (4,6%), a cui si aggiungono quest’anno i servizi di sharing di auto e bici (6,1%). Nonostante il 49,7% del campione intervistato sarebbe ben felice di averli, la maggioranza (50,3%), invece, preferirebbe incentivi volti al benessere psicofisico o alla formazione professionale e personale.
E tu che aspetti a cercare l’occasione giusta vicino a te?
*Indagine condotta da InfoJobs a maggio 2022 su un campione di 1.980 persone in tutta Italia dai 18 anni in su, di ogni genere.
**Indagine condotta a luglio 2019 su un campione di oltre 1.100 candidati ambosesso di età compresa tra i 18 e 55 anni
Io uso da anni la bici anche con il brutto tempo 👍
Molto Positivo 👍