Il CV

5 dicembre Giornata Mondiale del Volontariato: un valore per il CV

“Se tutti si offrissero volontari, il mondo sarebbe un posto migliore”; a dirlo è l’Organizzazione mondiale delle Nazioni Unite che quest’anno, per celebrare la 38esima giornata internazionale del volontariato ha scelto come slogan “If everyone did” (Se tutti facessero), sottolineando che mentre il mondo affronta sfide crescenti, i volontari sono spesso i primi ad aiutare. La giornata mondiale del volontariato (in inglese International Volunteer Day) è una ricorrenza internazionale celebrata il 5 dicembre di ogni anno. Il tema scelto dall’Onu per l’edizione del 2023 è “Il potere delle azioni collettive per un mondo più sostenibile”.

La potenza delle azioni condivise, collettive, può determinare infinite possibilità per lo sviluppo di un mondo più sostenibile. È questo l’effetto che il volontariato è in grado di produrre; se tutti noi offrissimo un po’ del nostro tempo e delle nostre competenze per il benessere collettivo, potremmo produrre un’enorme risorsa rinnovabile per un reale cambiamento sociale, economico e ambientale.

Le esperienze di volontariato possono arricchire non solo il proprio background e la propria mente, ma anche il curriculum!

Ebbene sì, inserire nel proprio CV il volontariato può fare la differenza. 

Le prime impressioni contano e, quando si tratta di cercare lavoro, questo aspetto può raccontare moltissimo ai recruiter su di noi. La tipologia di esperienza volontaria svolta è significativa nel far emergere le nostre attitudini, gli interessi, le passioni e spesso anche alcune competenze che possono tornare utili nel lavoro. Un esempio? Aver allenato una squadra sportiva dilettantistica può essere indicativo di una capacità organizzativa e di leadership.

Inoltre i recruiter ricevono spesso decine e decine di CV. A volte basta un dettaglio per distinguersi dagli altri, e catturare l’attenzione dei selezionatori.

Quando inserire il volontariato nel CV?

Ci sono situazioni in cui è sicuramente fondamentale: per esempio nel caso in cui si stia cercando il primo impiego o non si abbiano esperienze lavorative significative pregresse da mostrare.

Ci sono anche casi in cui il volontariato può afferire allo stesso settore per cui ci si sta candidando a una posizione aperta. Per esempio, l’aver fatto volontariato con gli anziani o con i bambini può essere un punto a favore se ci si sta candidando per un lavoro di cura.

In generale, in un mondo del lavoro in cui oltre alle competenze hard sono sempre più importanti – e richieste – le competenze soft, inserire il volontariato nel CV serve a dimostrare un coinvolgimento attivo nella propria comunità, che permette anche di acquisire capacità trasversali e creare relazioni con altre persone. Elementi che i responsabili delle risorse umane e in generale i selezionatori considerano importanti, dedicando quindi attenzione a questa piccola sezione dei curriculum vitae.

Ecco perché, in generale, tutti dovrebbero inserire in modo sintetico e chiaro l’esperienza di volontariato nel curriculum (o nel profilo InfoJobs), dedicandovi una sezione autonoma. Un suggerimento da tenere presente se si vuole scrivere il CV perfetto.

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