“Normalità”, un termine che sentiamo spesso ma che, complice la pandemia, ha assunto nuove accezioni e creato nuove abitudini, anche e soprattutto in ambito lavorativo.
Siamo davvero sicuri di essere pronti al rientro in ufficio o molti di noi si sono abituati alle (s)comodità della casa oramai arredata a ufficio?
Gli esperti HR di InfoJobs hanno stilato poche e semplici indicazioni per “ri-abituarci” a vivere in un contesto lavorativo non più confinato fra le mura domestiche:
- RICORDA CHE LA MODALITA’ DI LAVORO È IBRIDA: pianificazione, flessibilità e rispetto delle esigenze di tutti sono le tre parole chiave! L’organizzazione del lavoro, soprattutto di team, dovrà necessariamente conciliare le esigenze di chi lavora da remoto e di chi è presente in ufficio.
- OUTFIT, AIUTO! In ufficio, abbandonati pigiami e tute, forse è dura rimettersi sui tacchi o riabituarsi a giacca e cravatta, ma, anche se ciò che conta è la produttività e il raggiungimento degli obiettivi, l’outfit da ufficio rimane ciò che cattura lo sguardo al primo impatto.
- SII PUNTUALE: se ormai il commuting casa-ufficio era pari alla distanza fra il letto e il tavolo della cucina, ora devi considerare che è necessario superare la soglia di casa e magari utilizzare treni o mezzi per arrivare sul posto di lavoro. Non è semplice riabituarsi a calcolare i giusti tempi, ma la puntualità al lavoro è molto apprezzata.
- RISPETTA L’ORARIO DI LAVORO… TUO E ALTRUI: per ciò che concerne l’organizzazione del lavoro in ufficio, considera il più possibile gli orari “standard”. Se si tratta di un’eccezione o di una emergenza, si può anche sforare, ma cerca di attenerti il più possibile alle ore canoniche, è un bene per te e per gli altri.
- LA TUA POSTAZIONE NON È UN’ISOLA… LIMITA IL TONO DELLA VOCE: Ricorda che ci sono colleghi (e capi) ed è preferibile adottare un tono di voce adeguato, per non disturbare ma anche per mantenere riservate le proprie conversazioni. Stesso discorso per chi parla dall’altra parte dello schermo: le cuffie in ufficio non sono un optional ma la base del rispetto.
- TEAM BUILDING: pause caffè o pranzi, sempre nel rispetto delle regole della nuova normalità, sono momenti preziosi di confronto con i colleghi sia per questioni lavorative che per conoscersi. Ma resta importante il contatto anche con i colleghi che lavorano più spesso da casa, per costruire davvero un team ibrido e affiatato.
- PRIVACY: la postazione di lavoro non è la scrivania di casa. Fai attenzione a non lasciare oggetti personali, documenti riservati o pc attivi, soprattutto in open space o scrivanie in condivisione. I dati sensibili sono tali per un motivo!
- ATTENZIONE AGLI SGUARDI: uno dei vantaggi dello smart-working è la possibilità di sfogarsi da momenti di stress in libertà a telecamere spente. In ufficio non è così, non ci si può celare dietro una telecamera non attiva; occorre quindi mantenere sempre un atteggiamento professionale e mostrare il disappunto in modo adeguato al contesto, senza eccessi, ma anche senza ipocrisie.
- IMPEGNI PERSONALI: un altro vantaggio dello smart-working è la flessibilità, che per alcuni si traduce nella possibilità di gestire con più agio gli impegni propri e della famiglia. Con il rientro in ufficio o con il lavoro ibrido è necessaria una maggiore e migliore organizzazione per bilanciare lavoro e vita privata senza che l’uno ostacoli l’altra e viceversa.
- DIVERTITI: Il lavoro è impegno, ma anche passione. È quindi fondamentale che la professione che ci tiene incollati a una scrivania o che ci vede comunque operativi per gran parte della giornata sia anche motivo di soddisfazione e non solo un dovere.
E se il lavoro attuale non soddisfa più le aspettative, forse è il momento di cercare una nuova opportunità che rispecchi maggiormente i nostri nuovi desideri.
Nella vita sia nel lavoro che fuori dal lavoro è importante divertirsi e fare le cose con amore e serietà
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