La crescita professionale

Cosa comunichi alle aziende?

Di solito si tende a pensare che il candidato comunica attraverso il suo CV, la sua lettera di presentazione e il colloquio che svolge in azienda.
Tutto vero, ma non comunica solo attraverso questi strumenti o situazioni. Il candidato comunica anche dai piccoli dettagli che spesso tende a trascurare.

Alcuni esempi?

La risposta
Molti candidati sono lenti a rispondere alla e-mail o alla telefonata dell’azienda o della società di ricerca del personale.
Altri sono poco cortesi, dimenticando ringraziamenti e saluti o  inseriscono strafalcioni grammaticali.
Altri infine non rispondono proprio, né alle e-mail né alle telefonate.
Cosa comunicano questi candidati? Affidabilità? Competenza? Capacità di gestire le relazioni?

L’interazione sui social
Molti candidati si presentano ai colloqui molto educati, si mostrano molto gentili e appaiono persone equilibrate.
Poi si va a vedere il loro profilo social e si scopre una vita parallela.
Intervengono in discussioni con maleducazione, offendono le persone, non dimostrano rispetto per le opinioni altrui, condividono post “scorretti”, pubblicano foto poco professionali, mettono commenti stile “ultras da stadio”, ecc.

Fermo restando che ognuno è libero di comportarsi come vuole sui social, nei limiti della decenza permessa dagli stessi, ed è altrettanto libero di esprimere la propria opinione, la domanda che dovrebbero porsi è: ma cosa stiamo comunicando all’azienda che sta decidendo se assumerci o meno?

La puntualità
Esistono ancora candidati che si presentano in ritardo al colloquio, perché calcolano male i tempi del percorso e del possibile traffico.
Ed esistono ancora candidati che non telefonano, non scrivono un messaggio o una e-mail per dire che purtroppo sono rimasti impantanati nel traffico e che arrivano con qualche minuto di ritardo.
Quanta sensibilità e credibilità comunicano questi candidati?

Forse non ci rendiamo conto, ma noi tutti comunichiamo costantemente sia nei momenti istituzionali che in qualsiasi altra situazione.
Comunichiamo soprattutto con i comportamenti e con i risultati, i fatti evidenti.  Ma comunichiamo anche con i non-comportamenti, le cose che non facciamo. Sono i dettagli che spesso fanno la differenza e dicono tanto di una persona.

Anche e soprattutto nella ricerca di un lavoro.

Ora è il momento di vedere le offerte del giorno. Sei pronto?

 Di  Antonio Messina, Presidente ed Executive Trainer & Consultant – Hara Risorse Umane

Photo by Volodymyr Hryshchenko on Unsplash

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  • Salve sono Saravarenco Ana Maria o 30anni e quanto riguarda me sono una persona puntuale e metto passione e impegno in tutto quello che io faccio, non posò dire che sono molto brava ma io penso che la persona bisogna mettere alla prova per vedere veramente se è brava a abbastanza per un lavoro ,un pezzo di carta scritta come il cv non penso che dice tutto quello che una persona la sa fare .

    • Buongiorno Ana Maria, la passione sul lavoro e l’esperienza sono sicuramente fondamentali. Prova a inserirle nel tuo CV, motivando le tue scelte e raccontando l’impegno che porti nel tuo lavoro. Buona giornata

  • Sono dell’ avviso che il “candidato” dovrebbe tenere una condotta unica che rispecchi se stesso in tutto e per tutto, sui social, CV e colloquio, perché le verità vengono sempre a galla.
    Da uomo e anche da candidato cerco di dare un immagine il più veritiera possibile di me stesso

  • Dalve mi chiamo marco,ho 31anni,e vivo in provincia di monza brianza,lavoro nella ristorazione,ma sto cercando un altri lavoro,come magazziniere/scaffalista,sarei disponibile anche per un colloquio conosciutivo,quando si potrà tornare ad uscire,grazie buona serata

  • Buonasera tutto quanto ho letto è molto veritiero e rispecchia, purtroppo la realtà.
    Penso altresì che serva per le ditte /imprese/privati sondare sui social se quello che viene dichiarato sia corrispondente a quello che poi È.
    Io sono quello che appaio..
    Non ci si può sbagliare
    L’unica cosa che non si può sapere di me, quanto faccio nel privato per il sociale, perché in casa mia hanno insegnato che quello che viene fatto dalla mano destra non va detto a quella sinistra.
    Che quello che inizio finisco per principio
    Che se ho un appuntamento se arrivo 10 minuti prima, sono già in ritardo.
    Che il rispetto tanto ne do tanto ne aspetto.,ma non lo pretendo
    Che quello che non voglio per me non ne voglio per altri
    Che quando stacco dal lavoro, divento una mamma una moglie in amica, io stacco
    Lo stesso quando entro al Lavoro io sono un Infermiera con tutti i Doveri e Diritti… E
    La riservatezza dovuta verso il paziente e Azienda
    Avrei tanto altro da dire, ma mi basta Essere e non Apparire
    Cordiali saluti e buon Lavoro a chiunque che c’è dietro questo schermo e che legga.
    Distinti saluti
    Angela Gozzani infermiera

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