Gianfausto Ferrari, definito nel web imprenditore seriale, è un ragazzo con qualche lustro sulle spalle che ha anticipato, abbracciato e promosso l’innovazione. Abbiamo avuto il piacere di ospitarlo alla cena aziendale di Natale e di ascoltare il suo racconto affascinante.
Più che il percorso formidabile, l’intuito per le buone idee, la fiducia nei giovani, ciò che mi ha colpito sono stati i suoi occhi. Occhi pieni di passione, di curiosità, di entusiasmo, di nuovi progetti.
Gianfausto, come si fa ad avere quella luce negli occhi?
Abbiamo tutti un solo grande compito: difendere per tutta la vita il bambino che è in noi, non permettendo a niente e a nessuno di soffocarne la curiosità, gli entusiasmi, la voglia di giocare.
Ma anche di capire, di sapere, di imparare.
La curiosità dei bambini è la cosa più bella che possediamo. Mantenerla intatta vuol dire mantenersi pieni di Vita, e di vitalità.
E a conservarla?
Anche per conservarla dobbiamo ricorrere al bimbo che è in noi, alla sua capacità di provare stupore e di meravigliarsi.
Le capacità di stupirci e di meravigliarci, di rimanere a bocca aperta davanti alle meraviglie della Natura, dell’Arte, della Scienza, della Tecnologia. I sentimenti, le emozioni, sviluppano insieme quella fantastica caratteristica prettamente umana che si chiama immaginazione e che ci da la capacità di vedere, e pre-vedere, cose ancora non esistenti.
Ai nostri ragazzi, spesso delusi dal mondo professionale, che consiglio puoi dare?
Difficile dare consigli generici, poiché siamo uno diverso dall’altro e ognuno deve trovare la sua ricetta personalizzata. Qual è la mia?
Trasformare le mie passioni nel mio lavoro. Riuscirci non è facile, ma nemmeno impossibile, e sono tanti quelli che ci riescono. E se ci si riesce non si lavora un solo giorno in tutta la vita.
Da più di 40 anni riesco a guadagnare del danaro venendo pagato per fare cose per fare le quali sarei disposto a pagare io pur di poterle fare. Fare di una vita una “bella vita” è la più bella opera d’arte che ci è concesso di realizzare.
Restare e combattere o scappare all’estero e tornare più forti?
Combattere! Sempre!
Ma questo non vuol dire restare nella nostra confort zone, si deve combattere per affermare il nostro diritto a perseguire le nostre passioni.
Il mondo è diventato davvero piccolino. In due ore di aereo si raggiungono mille città, altri paesi, si possono sperimentare nuovi modelli culturali, modi di vivere e di vedere diversi dal nostro, fare esperienze, imparare e crescere.
A volte pensiamo di cercare la libertà, ma lo vorremmo fare assumendoci scarse responsabilità, mentre la responsabilità è la sola vera misura della libertà.
Fino a quando la mamma ci deve rifare il letto, o lavare i piatti, o stirarci le camicie, o pagarci le bollette, abbiamo, certo, poche responsabilità ma il prezzo da pagare si chiama libertà.
Bisogna smettere di pensare Italia, o Estero. Avranno un grande futuro i cittadini del mondo.
Tanti anni fa, Susanna Tamaro, ha scritto un libretto che di buono aveva il titolo: Va dove ti porta il cuore. Ed io aggiungo: ma porta con te anche il cervello.
Grazie Gianfausto!
Ora è il momento di vedere le offerte del giorno. Sei pronto?
Stupendo SG. Ferrari è il genere tra gli umani che avrei piacere di incontrare per caso. Grazie per il suo punto di vista!
Antonio.
Concordiamo Antonio, è proprio una persona speciale. Buona serata.
Sono d,”accordo
Grazie Ciro
Interessante, grazie.
Grazie a te, buona giornata.
Grazie a te Pier.