È arrivato il momento del party aziendale, croce e delizia di ogni lavoratore. Ecco alcune semplici regole per sopravvivere.
- Prima cosa da fare? Decidere se andare…per tempo!
Se non vuoi andare, trova una scusa attendibile. Hai due opzioni: prepararti una risposta fulminea da giocarti al momento della convocazione – Noooo, proprio il 14, ho la festa per l’80 compleanno della nonna – oppure fingere l’inconveniente dell’ultimo minuto. Questa ultima soluzione non è particolarmente corretta nei confronti di chi ha organizzato l’evento. - Scegli il look adatto, senza strafare
La mise può dipendere dalla location e dallo sfarzo dell’evento stesso, ma sicuramente non sarai sul red carpet. Se non è previsto un dress code, puoi vestirti un po’ come ti pare, evitando però lo stile indie alla Calcutta o il nude look alla Nicki Minaj. Il consiglio è di mettere qualcosa con cui ti senti a tuo agio, che sia un tacco 12 o delle comode sneakers. - È una festa non un colloquio
Sì, è raro poter scambiare due chiacchiere in relax con i propri responsabili e anche con il grande boss. Ma è un party, non annoiare il tuo capo con argomenti di lavoro e soprattutto non fingerti tifoso della sua squadra perché tanto due chiacchiere sul calcio non sanciranno la tua promozione a manager. - È una festa non un rave
Cibo a volontà, free drink, il collega carino che balla così bene … è un party, sì ma un party aziendale. Divertiti mantenendo sempre il controllo e cerca di evitare eventuali situazioni compromettenti di cui potresti pentirti alle prime luci dell’alba. - Non si parla di lavoro, ma occhio al gossip.
Per qualche ora è bello dimenticare obiettivi e KPI ma non esagerare con le confidenze. Non si diventa amici in una serata e certi giudizi, soprattutto sui colleghi, sono estremamente pericolosi oltre che poco carini.